Oggi S.E. Mons. Giuseppe Vegezzi, Vescovo predicatore della Novena24, ha presieduto alle 6.00 di mattina in Santuario la Santa Messa nella Festa della Cattedra di San Pietro Apostolo.
«Di fronte al mistero e al ministero di Gesù, lui stesso sente la necessità di chiedere alla gente che gli stava attorno cosa pensa la gente. Lo dicevo ieri sera, la gente aspettava un messia diverso, la gente aspettava un messia che doveva rivoluzionare tutto, eliminare completamente i nemici romani in modo particolare e trionfare. Gesù non si presenta così e allora reca un po’ di scompiglio, reca un po’ di difficoltà, non riescono a capire chi è questo Gesù e allora “chi dice la gente che io sia?” […] Quindi non riescono a comprendere fino in fondo chi è questo Gesù, non perché gli piace giocare a nascondersi di fronte alla realtà che voleva presentare, ma perché occorreva entrare davvero in una logica diversa, nella logica di Dio e non una logica umana. E allora quella domanda vale anche per noi, “ma voi che dite che io sia?”.»
San Pietro ha la risposta perfetta, «”tu sei il Cristo, il figlio di Dio”, una risposta da catechismo. È interessante la controrisposta di Gesù. “Sei fortunato Simone perché hai colto il centro, hai capito chi sono, ma hai fatto questo non perché sei intelligente tu, non perché sei bravo tu, ma perché è il Padre mio che sta nei cieli che te lo ha rivelato”. E questa è la forza anche della nostra fede. Noi possiamo metterci la nostra parte, ma è il Padre che deve darci questa fede, lui che deve rivelarci il volto di Gesù. E allora la prima preghiera che possiamo fare oggi è per noi, perché ci lasciamo guidare dal suo spirito e ci facciamo guidare da questa parola perché ci riveli sempre di più il senso del nostro credere, del nostro fidarsi della parola di Dio, del nostro affidarsi anche a Maria.»
Su questa pietra edificherò la mia Chiesa
«Nello stesso tempo però poi c’è l’altro pezzo. “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”. Il motivo del primato del Papa sta qui in questa affermazione. Se vogliamo sapere se siamo in comunione con gli apostoli, se vogliamo sapere se stiamo interpretando bene la parola di Dio, le parabole che stiamo facendo noi, tutto il resto del Vangelo, bisogna fare riferimento al Papa. […] E allora oggi vogliamo pregare per lui, per questo Papa che negli ultimi secoli è uno forse di quelli più contestati. E allora abbiamo bisogno, lo chiede spesso lui, di pregare per lui. Abbiamo bisogno di pregare per lui perché sia sempre di più illuminato dallo Spirito. Guidi la nostra Chiesa, guidi le nostre comunità cristiane, il nostro essere Suoi discepoli nel modo più autentico e più vero possibile.»