Vegezzi inizia la seconda giornata di Novena24

Questa mattina alle 6.00 S.E. Mons. Giuseppe Vegezzi ha iniziato la seconda giornata di Novena24 presiedendo la Celebrazione Eucaristica in Santuario.

«Isaia ci dice una grande realtà: la parola che viene seminata, la parola che viene diffusa, la parola che scende come la pioggia e la neve che scendono dal cielo, non passa senza lasciare un segno dentro di noi. È la forza della parola di Dio che riesce a compiere grandi cose perché ha dentro di sé questa capacità di trasformare il cuore dell’uomo, di trasformare il mondo a patto che il nostro cuore e il mondo si lasci trasformare da questa parola, che è sempre una parola di vita.»

Discepoli del Padre

«Il nostro compito è cercare di far sì che il desiderio di Dio possa realizzarsi attraverso il nostro impegno, attraverso la nostra vita. Da soli non ce la facciamo, non siamo in grado di avere un cuore così. Non siamo in grado di riuscire a trasformare il nostro cuore e la nostra società se non ci rivolgiamo a Lui, se non riusciamo a entrare in intima comunione con Lui. Ecco allora l’insegnamento di Dio. […] Noi abbiamo soltanto il Padre che sta nei cieli, […] ecco perché Gesù insegna ai suoi discepoli questa preghiera, l’unica preghiera che Gesù ci ha tramandato. L’atteggiamento principale ogni volta che ci mettiamo di fronte al Signore è quello di ricordarci che siamo di fronte a un Padre che ci ama, un Padre che è dalla nostra parte, un Padre che vuole che noi realizziamo bene la nostra esistenza.»

Perdonare guardando a Cristo

«L’ultima frase del Padre nostro [ci] cambia orizzonte. Questa preghiera vale, questa preghiera diventa una preghiera di vita, una preghiera che serve per la tua vita, “se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe il Padre vostro che nei cieli perdonerà a voi”. La preghiera si collega con questa capacità di perdonare, cioè con questa capacità di avere lo stesso cuore di Cristo. Sembra dire che se non perdoni, se non hai questa capacità, quasi è inutile che stai qua a chiedere il resto, perché il Signore non entra nella tua vita, perché il Signore non perdonerà a te, non riuscirà ad aprire il tuo cuore se tu non lo apri con gli altri.»


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